Whitaker (1997b), p. 163; Traina (2001), p. 45; Ramous (2009), p. xxxix.
La tendenza prevalente della critica moderna è di rintracciare nella lingua e nei motivi catulliani non tanto le «fonti» greche quanto l'influenza esercitata sulla sua formazione da vari poeti latini tra cui Ennio, Plauto, Terenzio e Lucilio; rispetto ai quali peraltro Catullo si dimostrò sempre oltremodo originale. Alla medesima conclusione si è giunti anche per quel che riguarda i suoi rapporti con i poeti greci, di cui egli sviluppò in modo nuovo e personale i temi. Secondo l'A. un problema particolarmente interessante, che comincia ora ad essere affrontato, è quello dei legami fra Catullo e gli altri poeti nuovi, nelle opere dei quali appaiono spunti e tendenze diversissimi, che testimoniano di un processo di evoluzione e differenziazione della loro poetica.
— Fantoli, Mirella (1962). "Filologia classical". Schedario. Idea. 18 (2): 143–144 [144].
Negli ultimi anni di attività i suoi interessi si erano indirizzati in particolare verso la poesia, continuando l'approfondimento di una tematica che lo aveva sempre appassionato. Già nel primo saggio su Catullo, Puccioni aveva colto alcune caratteristiche della poesia del Veronese, partendo dal superamento delle posizioni crociane. Sul giudizio del Croce egli ritornò successivamente, proponendo un'interpretazione dei carmi tesa a enuclearne il centro poetico, a «cogliere l'ineffabile». Ma è a Virgilio che sono dedicate le sue pagine più appassionate.
— Ingallina, Sergio; Pugliarello, Mariarosaria (1997). "Giulio Puccioni (1919–1997)". Profili. Bollettino di Studi Latini (in Italian). 27 (2): 620–624 [623].
Scriveva parecchi anni fa il Puccioni a proposito dell'elegia latina, che a suo avviso "comincia con Catullo, e proprio col c. 68": "quanot al 67 il senso è cosí oscuro e il testo tanto mal sicuro che una edizione critica migliore delle attuali ci consenta di giudicarlo meglio".
G. Puccioni, La poesia di Catullo nella critica recente. Per il giudizio (nel complesso negativo, e a parer nostro ingiusto) che il Puccioni presume di dover dare sugli studi catulliani dell'ultimo quarantennio cf. "Civ. class. crist." I, 1980, 103 sg.
Unused (repeated in Körte 1914):
Catull, von H. Magnus. 1887/96. 97, 190—219; 101, 84—141. 1897/1904. 126, 108 — 148.
— [Kroll, W.], ed. (1908). "Verzichnis der in Band 88–137 erschienenen Berichte". Jahresbericht über die Fortschritte der klassischen Altertumswissenschaft. 138: 143–150 [143].
Accounts for:
The Poems of Catullus. Transl. with an Introd. by H. Gregory - New York 1972, XXIV - 184 p / CW 67 (1974) 406-407 Scott
Harrauer (1979), pp. 1, 49 [877]
Ross 1969: In addition to Marouzeau's L'Année Philologique, important bibliographies for Catullan scholarship of this century are:
Schulze 1920, Braga 1950, Leon 1960, Levens 1954.
Quinn 1975: Lists Leven 1955, Granarolo 1956, and Quinn 1972. Under Bibliography lists: Leon 1960, Thomson, 1971, "commentaries of kroll and quinn contain bibliographies on individual poems".
Drury in Kenney 1982: Leon, Thomson, Kroymann.
10. Hanno raccolto la bibliografia catulliana: G. Puccioni, La poesia di Catullo nella critica recente, in «Annuario 1949–1959 del Liceo-Ginn. G. Carducci di Viareggio» pp. 54-77; J. Kroymann, Bibliographie zu Catull 1929-1957, in Kommenter zu Catull, a cura di W. Kroll, Lipsia, 19593 pp. 301-311; H. J. Leon, A quarter century of Catullan scholarhip (1934-1959), in «Class. Weekly», LIII, 1960. pp. 104-113, 141-148, 173-180, 281–282.
Granarolo 1990 cites:
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: CS1 maint: extra punctuation (
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cite book}}
: CS1 maint: location missing publisher (
link)Schanz, Martin; Hosius, Carl (1927). "C. Valerius Catullus". Geschichte der römischen Literatur bis zum Gesetzgebungswerk des Kaisers Justinian. Teil I. Die römische Literature in der Zeit der Republik. Handbuch der Altertumswissenschaf. Vol. VIII.1 (4th ed.). München: C. H. Beck. pp. 292–307. [1] [2]
References
E. BICKEL, Geschichte der römischen Literatur, Heidelberg 1937, S. 523 ff.; (until 1937) pp. 523–533
Reviews:
Schuster, Mauriz; Eisenhut, W., eds. (1958). Catulli Veronensis Liber (3rd ed.). Leipzig: Teubner.
Have access:
répare ainsi, du moins pour la période récente, les omissions bibliographiques, qu'on avait pu reprocher précisément à la première édition de ce livre
In progress:
→80-10519
Outils: Skinner (2015)
Outils: Gibertini, Simone. — Integrazioni alla bibliografia critica del « Codex Traguriensis » (Paris, B. N. F., Latin 7989) : 1961–1999. Paideia 2018 73 (1) : 81–92 4 index [rés. en angl.]. • Fa parte della sezione monografica schedata come 90–01167. Integra quanto apparso in 86–04270. Con indici dei nomi, dei soggette, dei luoghi e dei manoscritt. [90-01141
Whitaker (1997b), p. 163; Traina (2001), p. 45; Ramous (2009), p. xxxix.
La tendenza prevalente della critica moderna è di rintracciare nella lingua e nei motivi catulliani non tanto le «fonti» greche quanto l'influenza esercitata sulla sua formazione da vari poeti latini tra cui Ennio, Plauto, Terenzio e Lucilio; rispetto ai quali peraltro Catullo si dimostrò sempre oltremodo originale. Alla medesima conclusione si è giunti anche per quel che riguarda i suoi rapporti con i poeti greci, di cui egli sviluppò in modo nuovo e personale i temi. Secondo l'A. un problema particolarmente interessante, che comincia ora ad essere affrontato, è quello dei legami fra Catullo e gli altri poeti nuovi, nelle opere dei quali appaiono spunti e tendenze diversissimi, che testimoniano di un processo di evoluzione e differenziazione della loro poetica.
— Fantoli, Mirella (1962). "Filologia classical". Schedario. Idea. 18 (2): 143–144 [144].
Negli ultimi anni di attività i suoi interessi si erano indirizzati in particolare verso la poesia, continuando l'approfondimento di una tematica che lo aveva sempre appassionato. Già nel primo saggio su Catullo, Puccioni aveva colto alcune caratteristiche della poesia del Veronese, partendo dal superamento delle posizioni crociane. Sul giudizio del Croce egli ritornò successivamente, proponendo un'interpretazione dei carmi tesa a enuclearne il centro poetico, a «cogliere l'ineffabile». Ma è a Virgilio che sono dedicate le sue pagine più appassionate.
— Ingallina, Sergio; Pugliarello, Mariarosaria (1997). "Giulio Puccioni (1919–1997)". Profili. Bollettino di Studi Latini (in Italian). 27 (2): 620–624 [623].
Scriveva parecchi anni fa il Puccioni a proposito dell'elegia latina, che a suo avviso "comincia con Catullo, e proprio col c. 68": "quanot al 67 il senso è cosí oscuro e il testo tanto mal sicuro che una edizione critica migliore delle attuali ci consenta di giudicarlo meglio".
G. Puccioni, La poesia di Catullo nella critica recente. Per il giudizio (nel complesso negativo, e a parer nostro ingiusto) che il Puccioni presume di dover dare sugli studi catulliani dell'ultimo quarantennio cf. "Civ. class. crist." I, 1980, 103 sg.
Unused (repeated in Körte 1914):
Catull, von H. Magnus. 1887/96. 97, 190—219; 101, 84—141. 1897/1904. 126, 108 — 148.
— [Kroll, W.], ed. (1908). "Verzichnis der in Band 88–137 erschienenen Berichte". Jahresbericht über die Fortschritte der klassischen Altertumswissenschaft. 138: 143–150 [143].
Accounts for:
The Poems of Catullus. Transl. with an Introd. by H. Gregory - New York 1972, XXIV - 184 p / CW 67 (1974) 406-407 Scott
Harrauer (1979), pp. 1, 49 [877]
Ross 1969: In addition to Marouzeau's L'Année Philologique, important bibliographies for Catullan scholarship of this century are:
Schulze 1920, Braga 1950, Leon 1960, Levens 1954.
Quinn 1975: Lists Leven 1955, Granarolo 1956, and Quinn 1972. Under Bibliography lists: Leon 1960, Thomson, 1971, "commentaries of kroll and quinn contain bibliographies on individual poems".
Drury in Kenney 1982: Leon, Thomson, Kroymann.
10. Hanno raccolto la bibliografia catulliana: G. Puccioni, La poesia di Catullo nella critica recente, in «Annuario 1949–1959 del Liceo-Ginn. G. Carducci di Viareggio» pp. 54-77; J. Kroymann, Bibliographie zu Catull 1929-1957, in Kommenter zu Catull, a cura di W. Kroll, Lipsia, 19593 pp. 301-311; H. J. Leon, A quarter century of Catullan scholarhip (1934-1959), in «Class. Weekly», LIII, 1960. pp. 104-113, 141-148, 173-180, 281–282.
Granarolo 1990 cites:
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References
E. BICKEL, Geschichte der römischen Literatur, Heidelberg 1937, S. 523 ff.; (until 1937) pp. 523–533
Reviews:
Schuster, Mauriz; Eisenhut, W., eds. (1958). Catulli Veronensis Liber (3rd ed.). Leipzig: Teubner.
Have access:
répare ainsi, du moins pour la période récente, les omissions bibliographiques, qu'on avait pu reprocher précisément à la première édition de ce livre
In progress:
→80-10519
Outils: Skinner (2015)
Outils: Gibertini, Simone. — Integrazioni alla bibliografia critica del « Codex Traguriensis » (Paris, B. N. F., Latin 7989) : 1961–1999. Paideia 2018 73 (1) : 81–92 4 index [rés. en angl.]. • Fa parte della sezione monografica schedata come 90–01167. Integra quanto apparso in 86–04270. Con indici dei nomi, dei soggette, dei luoghi e dei manoscritt. [90-01141